Questa sera, ore 21,30, IL RIFUGIO, penultimo film di François Ozon. Con Isabelle Carré, Louis-Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte. Drammatico, durata 88 min. – Francia 2009
Trama: Mousse ha perduto il suo compagno, Louis, morto per overdose, e ha scoperto subito dopo di essere incinta. Decisa a tenere il bambino, malgrado il parere contrario di tutti quelli che la circondano, lascia Parigi per rifugiarsi in una casa sul mare e portare avanti la gravidanza. È lì che dopo qualche mese la raggiunge Paul, il fratello di Louis, rompendo l’isolamento della ragazza: tra i due si stabilirà un rapporto di grande intensità, diviso tra risentimento e attrazione
Recensione: Il regista francese Francois Ozon, che fra poco parteciperà in concorso alla Mostra del cinema di Venezia con il suo Potiche, si sta specializzando in film sulle mutazioni “genetiche” nel rapporto fra uomini e donne e sulla ridefinizione dei ruoli maschili e femminili all’interno della coppia e del nucleo familiare. Lungo questa linea narrativa, iniziata con Sotto la sabbia e proseguita con Otto donne e un mistero, CinquePerDue e il recente Ricky, per citare solo qualche titolo in una filmografia oggettivamente bulimica, si pone come un nuovo traguardo Il rifugio, premio speciale della giuria al festival di San Sebastian e già passato in Italia, fuori concorso, al festival di Torino, ma in uscita solo ora nelle nostre sale a causa di quelle strozzature che rendono assai difficile alle piccole case di distribuzione indipendenti (come, in questo caso, la Teodora Film) ritagliarsi un po’ di spazio e di attenzione mediatica. Il rifugio merita decisamente questa attenzione, perché allarga il discorso poetico di un regista che non ha paura di rendersi persino ridicolo con le proprie scelte artistiche, se questo significa esplorare nuovi territori. (di Paola Casella Europa. continua…)