martedì 21/2 ore 21:15 – OMAGGIO A WIM WENDERS
BUENA VISTA SOCIAL CLUB
(in originale inglese e spagnolo con sottotitoli)
Un film di Wim Wenders. Con Ry Cooder, Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara Portuondo, Eliades Ochoa, Ibrahim Ferrer, Orlando Lopez, Ruben Gonzales, durata 101 min. – Germania 1998
Il musicista Ry Cooder, invitato da Wenders, va alla scoperta dei musicisti del Buena Vista Social Club di Havana. I talenti che ospitava, erano (e sono) enormi, ma sconosciuti (fino a questo film) al grande pubblico. Wenders, col suo stile rigoroso, reale-espressionista (appunto, è solo suo) racconta la loro storia, lunga, misera e magnifica. I personaggi sono: Ibrahim Ferrer, cantante, Ruben Gonzalez, chitarrista, Manuel “Puntillita” Licea, pianista, Omara Portuondo, l’Edith Piaf cubana, Manuel Galban, chitarrista. E altri. Tutti oltre gli ottanta, qualcuno oltre i novanta. Il regime di Castro, inibendo loro il resto del mondo, li ha costretti a una vita povera anche se non infelice: lo dicono continuamente “la fortuna di essere cubano”. E comunque, per il successo nel mondo c’è voluto Wenders, che ama queste iniziative, basti ricordare i Madredeus, diventati internazionali grazie a Lisbon Story. Nella loro tournée americana i cubani guardano le vetrine della Quinta strada e non riconoscono le effigi di Kennedy e della Monroe. E tutti raccontano, di quegli anni lontani, del Club in cui si esibivano, loro, leggende tornate viventi. E naturalmente Wenders non ignora L’Havana, la povertà, i colori, le vecchie Cadillac rimaste lì dai tempi di Batista, gli alberghi lussuosi rovinati dal vento e dal mare e lasciati a marcire, le prostitute, i mendicanti, i bambini che rincorrono i turisti. Il film comincia col grande concerto di New York del gruppo, e ricordo dopo ricordo ritorna al concerto. Da allora i musicisti, vitali, eterni, girano i teatri del mondo e vendono milioni di dischi. Un grande film, il miglior Wenders.
Buena Vista Social Club era un club di L’Avana, a Cuba, attivo dal 1932, riservato ai neri durante gli anni della dittatura di Fulgencio Batista. Con la vittoria della rivoluzione nel 1959, e le nuove tendenze sociali che aprivano a nuove forme artistiche cercando in ogni modo di chiudere con il passato e i suoi simboli, il club fu chiuso assieme a tutti quei luoghi che potevano essere ritenuti retaggio del degrado del passato. Quasi quarant’anni dopo la chiusura del club, un gruppo di all star cubane si fondono nell’Afro-Cuban All Stars. A produrre l’ensemble è Nick Gold. È in modo rocambolesco che all’iniziativa partecipa anche il chitarrista californiano Ry Cooder. Il disco Buena Vista Social Club esce nel 1996. Nel 1999, Wim Wenders dirige un documentario sull’intera vicenda della produzione e sui membri dell’orchestra, anch’esso intitolato Buena Vista Social Club. (da wikipedia)
da venerdì 24/2 150 Milligrammi
Scritto e diretto da Emmanuelle Bercot. Con Sidse Babett Knudsen, Benoît Magimel, Charlotte Laemmel. Fotografia: Guillaume Schiffman. Titolo originale LA FILLE DE BREST durata 128 min. – Francia 2016.
Nell’ospedale di Brest dove lavora, una pneumologa scopre un legame diretto tra una serie di morti sospette e l’assunzione del Mediator, un farmaco in commercio da oltre trent’anni. Dall’inizio in sordina all’esplosione mediatica del caso, la storia ispirata alla vita di Irène Frachon è una lotta di Davide contro Golia per arrivare finalmente al trionfo della verità. Tratto dal libro di Irène FRACHON “MEDIATOR 150 MG”.
- venerdì 24/2 ore 21.15 – 150 MILLIGRAMMI (in italiano)
- sabato 25/2 ore 18:30 e 21:15 – 150 MILLIGRAMMI (in italiano)
- domenica 26/2 ore 16:00, 18:30 e 21:15 – 150 MILLIGRAMMI (in italiano)
- lunedì 27/2 ore 21:15 – 150 MILLIGRAMMI (in italiano)