Ritorna la rassegna del Cinema Ritrovato con il capolavoro IL SETTIMO SIGILLO di Ingmar Bergman, trasposizione cinematografica della pièce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali.
Presentato in concorso al 10º Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria.
Restaurato in 4K nel 2018 da Svenska Filminstitutet a partire da il negativo camera originale 35mm.
Titolo originale Det sjunde inseglet. Durata 96 min. Svezia 1957.
⇰ giovedì 20 dicembre ore 19:00
⇰ giovedì 20 dicembre ore 21:15
l cavaliere Antonius Block e il suo scudiero Jöns, reduci disillusi delle crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Sulla spiaggia Block incontra la Morte, e in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un’azione che dia un senso alla sua vita. L’evocazione visionaria, tragica e farsesca del Medioevo scandinavo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie d’infanzia dell’autore. Capolavoro tra i capolavori di Bergman, restituito da un magistrale restauro al mistero che le ultime versioni digitali avevano dissipato, questa grande allegoria dell’uomo in cerca di Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine.
Gli agenti rimasero sbalorditi quando scoprirono che l’uomo che avevano arrestato aveva 78 anni: secondo il capitano James Chinn, ‘aveva l’aria di un pensionato che ha appena finite di cenare all’ora delle galline… David Grann
OLD MAN & THE GUN, l’ultimo film interpretato dal grande Robert Redford prima di ritirarsi dalle scene racconta la vera storia di Forrest Tucker, che era stata raccontata dal giornalista del New Yorker David Grann in un articolo pubblicato nel gennaio del 2003. Nel suo pezzo per il prestigioso settimanale americano, Grann raccontava la storia incredibile di un uomo che è entrato e uscito di prigione per tutta la vita, e che aveva subito il suo ultimo arresto nel 2000, dopo l’ennesima rapina in banca, alla bellezza di settantanove anni suonati.
Scritto e diretto da David Lowery, che ha avuto modo di conoscere Robert Redford al Sundance, il festival indie fondato dall’attore dove il regista aveva presentato il suo secondo lungometraggio, Senza Santi in Paradiso.
Di fronte alla storia di Tucker, Redford ha capito che si trattava di un film perfetto per dire addio alla recitazione, e allo stesso tempo Lowery ha intuito ci fossero tutti gli ingredienti necessari per fare di questa avventura anche un omaggio a una delle più grandi icone di Hollywood.
Per ricreare quel feeling tipico del cinema degli anni Settanta di cui Redford è stato un alfiere e a cui questo film fa esplicito riferimento, Lowery ha ottenuto di poter girare in Super16, e c’è una sequenza (quella in cui vengono rievocate le mille evasioni di Tucker) che è diventata una specie di omaggio dentro l’omaggio, un montaggio di alcune delle più celebri interpretazioni di Redford in carriera, tra le quali La Caccia e Butch Cassidy and the Sundance Kid. O perlomeno di quelle che più facilmente si adattavano alle esigenze del racconto di Old Man & the Gun.
Titolo originale Old Man & The Gun. Durata 93 min. USA 2018
⇰ venerdì 21 dicembre ore 21:15 in lingua inglese con sottotitoli italiani
⇰ sabato 22 dicembre ore 17:30, 19:15 e 21:15
⇰ domenica 23 dicembre ore 17:30, 19:15 e 21:15
⇰ lunedì 24 dicembre ore 17:30, 19:15 e 21:15
⇰ martedì 25 dicembre ore 17:30, 19:15 e 21:15
⇰ mercoledì 26 dicembre ore 17:30, 19:15 e 21:15
Forrest Tucker, un uomo che ha trascorso la sua vita tra rapine in banca ed evasioni dal carcere. Da una temeraria fuga dalla prigione di San Quentin quando aveva già 70 anni, fino a una scatenata serie di rapine senza precedenti, Forrest Tucker disorientò le autorità e conquistò l’opinione pubblica americana. Coinvolti in maniera diversa nella sua fuga, ci sono l’acuto e inflessibile investigatore John Hunt, che gli dà implacabilmente la caccia ma è allo stesso tempo affascinato dalla passione non violenta profusa da Tucker nel suo mestiere, e una donna, Jewel, che lo ama nonostante la sua professione.
Non abbiamo dimenticato i piccoli! Durante le feste presentiamo:
LA STREGA ROSSELLA (Room on the Broom, GB/2012)
Regia: Jan Lachauer, Max Lang. Soggetto: dall’omonimo libro scritto da Julia Donaldson e illustrato da Axel Scheffler (2001). Adattamento: Julia Donaldson, Max Lang. Animazione: Studio Soi. Musiche: René Aubry. Montaggio: Robin Sales. Produzione: Michael Rose, Martin Pope per Orange Eyes. Durata: 26’
BASTONCINO (Stick Man, GB/2015)
Regia: Jeroen Jaspaert. Co-regia: Daniel Snaddon. Soggetto: dall’omonimo libro scritto da Julia Donaldson e illustrato da Axel Scheff. Produzione: Michael Rose, Martin Pope per Orange Eyes. Durata: 26’
⇰ domenica 23 dicembre ore 16:00
⇰ lunedì 24 dicembre ore 16:00
⇰ martedì 25 dicembre ore 16:00
⇰ mercoledì 26 dicembre ore 16:00
Una strega dall’animo gentile pronta a condividere la sua scopa volante con un gruppo di amici animali. Un rametto coraggioso disposto a tutto pur di tornare dalla sua famiglia per festeggiare il Natale. Sono i simpatici protagonisti di La strega Rossella e Bastoncino, due gioielli dell’animazione contemporanea tratti, come già Il Gruffalò e Gruffalò e la sua piccolina, dai popolarissimi libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler. Due piccoli capolavori che mescolano avventura, buoni sentimenti e divertimento e che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti (il primo è stato anche candidato all’Oscar).
La rassegna del Cinema Ritrovato continua con L’APPARTAMENTO di Billy Wilder con Jack Lemmon e Shirley MacLaine.
Mescolare commedia e dramma è notoriamente difficile, ma L’appartamento lo fa sembrare facile. Come un Martini perfettamente dosato, il film ha quel tanto di emozione che basta a compensare il suo paralizzante caustico cinismo. Il risultato è uno dei film più amati e appaganti di Billy Wilder. Tra satira spietata e fascino esuberante, L’appartamento alterna momenti dolorosi come un pugno allo stomaco e scene esilaranti. Ispirandosi a un’idea scribacchiata dopo aver visto Breve Incontro (1945), Wilder prende la storia pruriginosa di un impiegato che per far carriera presta il suo appartamento ai superiori in vena di scappatelle e la trasforma in una sorprendente e sentita difesa della dignità umana. Jack Lemmon, mai così divertente e così commovente, è un uomo che fa del suo meglio per conformarsi a una cultura volgare, superficiale e spudoratamente sessista. Shirley MacLaine infonde un brio corroborante in colei che è una vittima di tale cultura, una donna che sembra prendere le distanze da se stessa esprimendo commenti taglienti sul proprio pathos. Sono circondati da un cast di personaggi secondari disegnati con il tratto elastico ed esuberante delle caricature di Al Hirschfeld, cui Wilder e I.A.L. Diamond mettono in bocca battute gioiosamente chiassose e intelligenti. Le scenografie di Alexandre Trauner, valorizzate dall’incisiva fotografia in bianco e nero di Joseph LaShelle in formato widescreen, ricreano con ricchezza e verosimiglianza la New York degli anni Cinquanta. Wilder si portò a casa tre Oscar (sceneggiatura, regia e miglior film) e lasciò agli spettatori la vigilia di Natale più allegramente deprimente, la partita di carte più struggente e forse la più esilarante preparazione di un piatto di spaghetti.
Titolo originale The Apartment. Durata 125 min. USA 1960.
⇰ giovedì 27 dicembre ore 18:30
⇰ giovedì 27 dicembre ore 21:15
La carriera di Bud Baxter, impiegato in una grande compagnia di assicurazioni, fa balzi da gigante, ma il merito non è legato alla sua professionalità nel lavoro. Bud deve tutto al fatto che possiede un piccolo appartamento che concede ai suoi superiori, quando vogliono passare la notte con le loro amichette. Un giorno Bud, che ha ceduto la chiave al capo del personale, scopre che la donna che sta con lui è Fran, una delle addette agli ascensori su cui ha messo gli occhi.
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