Che cosa resta di un uomo dopo che è stato spogliato di tutto? Isolato, fuori dal tempo, privato di qualsiasi stimolo, senza punti di riferimento a cui potersi aggrappare, i suoi stessi sensi incominciano a tradirlo. Ma qualcosa è radicato dentro di lui, qualcosa che nessuno può portargli via: la sua immaginazione. 12 anni è, in primo luogo, una discesa negli abissi. Basato su una storia vera, mostra come, nel corso di 12 anni, tre uomini siano stati gradualmente privati di ogni attributo umano, sottoposti a un processo di abbruttimento fisico e di spersonalizzazione, volto a privarli della ragione e, in ultimo, a distruggerne ogni capacità di resistenza fisica e morale, costringendoli a reinventarsi dalle ceneri della propria umanità per affrontare e superare prove di inconcepibile crudeltà. Álvaro Brechner – regista
Settembre 1973. L’Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Il movimento di guerriglia dei Tupamaros è stato schiacciato e smantellato da un anno. I suoi membri sono stati imprigionati e torturati.
Un’infausta notte di autunno, nove prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta che durerà 12 anni. Da quel momento in poi, verranno spostati, a rotazione, in diverse caserme sparse nel Paese e assoggettati a un macabro esperimento; una nuova forma di tortura mirata ad abbattere le loro capacità di resistenza psicologica. L’ordine dell’esercito è chiaro: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.”
Per oltre un decennio, i prigionieri resteranno in isolamento, in minuscole celle dove trascorreranno la maggior parte del tempo incappucciati, legati, in silenzio, privati di necessità fondamentali, denutriti, e i loro sensi saranno ridotti ai minimi termini.
I loro corpi e le loro menti spinti oltre i limiti dell’immaginabile,12 anni è la storia di come siano riusciti a sopravvivere, a conservare volontà e determinazione, a ricreare il loro mondo attraverso l’immaginazione, al fine di sfuggire alla terribile realtà che li condannava inesorabilmente alla follia.
Il film è basato sulle testimonianze delle esperienze vissute da tre delle figure più note dell’Uruguay contemporaneo: José “Pepe” Mujica, ex Presidente dell’Uruguay, Mauricio Rosencof, scrittore e poeta di fama, ed Eleuterio Fernández Huidobro, ex Ministro della difesa.

Titolo originale La Noche de 12 Años. Durata 122 min. Uruguay, Argentina, Spagna 2018.
⇰ venerdì 18 gennaio ore 18:30 e 21:15 (7/5€)
⇰ sabato 19 gennaio ore 18:30 e 21:15 (7/5€)
⇰ domenica 20 gennaio ore 16:00, 18:30 e 21:15 (7/5€)
⇰ lunedì 21 gennaio ore 18:30 e 21:15 (4€)
1973. L’Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Una notte di autunno, tre prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta. L’ordine è chiaro: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.” I tre uomini resteranno in isolamento per 12 anni.
Tra di loro c’è anche Pepe Mujica, futuro Presidente dell’Uruguay.
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