dal 22/3 al 25/3 Ricordi?

GLI INDESIDERATI D’EUROPA giovedì 21 marzo ore 21:15


Una domanda che ci siamo fatti tutti: in quella relazione siamo stati davvero felici e lo capiamo davvero solo ora? O è al contrario la nostalgia che rende tutto bello e ci inventiamo una felicità perfetta che non c’è mai stata? Valerio Mieli

Tutto il film, oltre che d’amore, parla di questo: dei ricordi che si formano in modo diverso in base agli stati d’animo di ognuno e che cambiano con il tempo.
Il film racconta una relazione d’amore di due persone con visioni del mondo e del ricordo diverse: per lui la memoria mente, abbellisce una realtà insopportabile. Per lei svela invece la meraviglia delle cose, come le vedremmo se riuscissimo a essere davvero presenti mentre viviamo. Anche l’evoluzione dei personaggi negli anni è raccontata attraverso ricordi. Quelli di lei, all’inizio incantati, si fanno più cupi, fino a che un ricordo quasi fiabesco è diventato crudo quando lei lo rievoca da adulta. L’inverso vale per i ricordi di lui, che grazie all’amore per lei si fanno più leggeri: quando siamo più sereni ricordiamo episodi diversi, o sfumature diverse degli stessi episodi.
L’idea di esplorare i vari modi in cui il ricordo permea la nostra esistenza è affascinante da trattare al cinema perché permette di raccontare, oltre alla vita, l’esperienza della vita. E se la soggettività della percezione è stata perlopiù terreno della letteratura e della pittura qui volevo tentare un film in soggettiva emotiva: un flusso di coscienza di immagini e sensazioni che riuscisse però a raccontare una storia avvincente.
Per via di questa soggettività del racconto il mondo di Ricordi? è a volte sognante, leggero, buffo, e a tratti invece duro. Così come un incontro è carico di gioia, di eccitazione, oppure è scolorito nella nostra mente, a seconda di quanto è vicino o di quanto ci coinvolge quando lo ricordiamo (se siamo o meno ancora innamorati, per esempio).

L’altro tema importante è quello del tempo. L’idea che il presente sia già passato nel momento in cui lo si nomina, e quindi non esista, non è nuova. Non lo è nemmeno quella opposta (più orientale, si potrebbe dire) secondo cui solo il presente è reale, sono il passato e il futuro ad essere costrutti della nostra mente.
Ma qui il punto è che queste due tesi filosofiche sono incarnate dalle psicologie dei personaggi. Per lui, ancorato al passato (studia e poi insegna storia romana), è il presente a non esistere. Per questo non vive pienamente. Ma al tempo stesso lui ha una profondità che manca a lei, che invece non conosce la nostalgia e per cui l’astrazione sono casomai il passato e il futuro.
Il motivo di questa struttura in cui ogni momento scivola subito nel successivo è che anche la nostra vita è un unico flusso di memoria, percezione ed emozioni. La nostra coscienza è a pensarci bene fondamentalmente ricordo. Ce ne accorgiamo chiudendo anche solo per un attimo gli occhi e osservando scorrere il flusso costante di immagini mentali.

Scritto e diretto da Valerio Mieli con Luca Marinelli e Linda Caridi.

55320

Titolo originale Ricordi?. Durata 106 min. Italia 2018.

⇰ venerdì 22 marzo ore 21:15
⇰ sabato 23 marzo ore 19:00 e 21:15

⇰ domenica 24 marzo ore 17:00, 19:00 e 21:15
⇰ lunedì 25 marzo ore 19:00 e 21:15

Una lunga grande storia d’amore, raccontata però sempre solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dalle differenze di punto vista, dei giovani protagonisti. Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, visto in un unico flusso di colori ed emozioni. I due si conoscono raccontandosi fantasiosi episodi d’infanzia. Anche la festa in cui si incontrano però è ricordata, e in due versioni: il mondo di lui, malinconico, quello di lei allegro e ancora incantato.
Passano gli anni. Lo sguardo di lui si trasforma, si alleggerisce. Quello di lei matura, si fa più complesso e più scuro.
Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere magia. Inizia una crisi.
Nel corso del film i due ragazzi crescono e cambiano: lui scopre che è possibile un amore che dura nel tempo, lei impara la nostalgia.
Con la distanza le immagini di questa relazione, come quelle dell’infanzia, di un lutto, di un’amicizia tradita, di una grande gioia, si modificano. Si saturano di emozione, o invece sbiadiscono, si cancellano, finché, riesumate da un profumo, da una parola, riemergono più forti, in un presente che scivola via per farsi subito memoria.

PROSSIMAMENTE:
DOC IN TOUR 2019 – 2/3/4 APRILE

  • 2/4 ore 20 STRANGE FISH
  • 2/4 ore 21:15 SCUOLA IN MEZZO AL MARE
  • 3/4 ore 20 NIMBLE FINGERS
  • 3/4 ore 21:15 IN QUESTO MONDO
  • 4/4 ore 20 ARCHIVIO MAZZINI. Il lato nascosto della Moda
  • 4/4 ore 21:15 LE AVVENTURE DEL LUPO. La storia quasi vera di Stefano Benni

L’edizione 2019 di Doc in Tour è promossa e organizzata da Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.

I 6 documentari di questa edizione offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: non mancano storie fortemente legate al territorio come Archivi Mazzini. Il lato nascosto della moda di Mauro Bartoli con il racconto di un particolare atelier museo punto di riferimento per coloro che studiano la moda e In questo mondo di Anna Kauber, vincitore del premio Documentari italiani al Festival di Torino 2018 ci regala un intenso ritratto delle donne pastore in Italia con le loro fatiche e speranze. Non manca poi il consueto sguardo oltre i confini del nostro paese come in Nimble fingers di Parsifal Reparato dove si raccontano i sogni e le paure di Bay,  giovane donna migrata negli altopiani del nord del Vietnam che vive e lavora ad Hanoi in uno dei siti industriali tecnologici più grandi. Strange Fish di Giulia Bertoluzzi, menzione speciale della giuria al festival Visioni dal Mondo, racconta l’impegno continuo di pescatori di Zarzis, nel sud della Tunisia, che dagli inizi del 2000 hanno salvato migliaia di vite in mare. Scuola in mezzo al mare di Gaia Russo Frattasi racconta dell’Associazione Scuola in mezzo al mare che per fornire risposte ai problemi di discontinuità educativa sull’isola di Stromboli si autorganizza con lezioni non convenzionali. Con Le avventure del lupo. La storia quasi vera di Stefano Benni di Enza Negroni veniamo catapultati in un inedito ed intimo ritratto dello scrittore Stefano Benni.

 

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: