Campione d’incassi in Francia con oltre 10 milioni di euro al box office, LE INVISIBILI è un’imperdibile commedia degna del miglior Ken Loach, capace di unire impegno e divertimento per affrontare un tema quanto mai attuale. Protagoniste del film sono quattro assistenti sociali dell’Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituare a vivere in strada. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, riusciranno infine a dimostrare che la solidarietà al femminile può fare miracoli.
Diretto da Louis-Julien Petit, il film si ispira al lavoro sul campo di Claire Lajeunie, che ha dedicato un libro e un documentario alle donne senza dimora di Parigi, ma offre anche un ritratto straordinario delle assistenti sociali e delle volontarie impegnate ad aiutarle, spesso “invisibili” loro stesse agli occhi della società. Il cast sensazionale include nomi celebri, come Audrey Lamy e Corinne Masiero, e moltissime attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada.
Titolo originale Les invisibles. Durata 102 min. Francia 2018.
⇰ venerdì 10 maggio ore 19:30
⇰ sabato 11 maggio ore 19:30
⇰ domenica 12 maggio ore 17:30 e 19:30
⇰ lunedì 13 maggio ore 19:30
Quando il comune chiude Envol, il centro di accoglienza femminile per cui lavorano, le assistenti sociali Monique, Chantal, Audrey ed Hélène cercano di aiutare il gruppo di senza tetto a trovare un lavoro. Per farlo, decidono di mantenere aperta la struttura illegalmente. Fra profonde crisi personali, enormi difficoltà di inserimento, tradimenti e amori, le donne cercano in ogni modo di inserirsi nel mondo del lavoro.
SI REPLICA! Riproponiamo il bel film STANLIO & OLLIO!
Stan Laurel e Oliver Hardy sono ampiamente considerati il più grande duo comico della storia del cinema. Tra il 1927 e il 1950, sono apparsi in oltre 107 film (32 cortometraggi muti, 40 cortometraggi parlati, 23 lungometraggi, 12 cameo), corroborando il concetto di coppia di comici con una chimica contagiosa e numeri esilaranti che appaiono naturali, ma che sono in realtà perfezionati fin nei minimi dettagli. I due rientrano nel contenutissimo novero di star del cinema muto che è sopravvissuto e ha prosperato con l’avvento del sonoro, aggiungendo strampalati giochi di parole alla loro maestria comica.
Adorati in tutto il mondo – in Germania i loro nomi sono Dick Und Doof, in Polonia Flip I Flap, in Brasile O Gordo e o Magro – sono un cancello di accesso alla commedia, un passaporto per un mondo di sublime stupidità e imperitura amicizia. Che li si conosca grazie alle repliche televisive, agli adattamenti in forma di cartoni animati o a un gif su Twitter, l’ascoltare la loro tipica musichetta,The Cuckoo Song, è non solo la garanzia di una risata, ma significa anche azionare una macchina del tempo che ci trasporta all’istante in un’età di maggiore innocenza. La gente ammira Chaplin, guarda con venerazione Buster Keaton, ma adora Laurel e Hardy. Non esiste attore comico vivente che non sia stato influenzato dai due artisti, il loro raggio d’azione è potentissimo.
È un’affezione condivisa da Jeff Pope, lo sceneggiatore di Stanlio & Ollio. Svezzato dalla trasmissione del sabato mattina della BBC dei leggendari due-rulli (cortometraggi muti di 20 minuti) della coppia, quindici anni fa Pope riceve in dono il cofanetto completo dei dvd di Laurel e Hardy, guarda I fanciulli del West – allegri vagabondi e inizia a indagare sulla storia che si nasconde dietro alle due icone. La sua ricerca porta alla luce un capitolo poco conosciuto della carriera di Laurel & Hardy: la tournée teatrale della coppia di comici nel Regno Unito all’inizio degli anni ’50, documentata nel libro di A.J. Marriot Laurel & Hardy: The British Tours.
“Il meraviglioso ritratto che emerge di questi due uomini che sono ormai immensi è quello di due tizi che alloggiano in piccole pensioni, si esibiscono in minuscoli teatri e non si rendono conto che il motivo per cui hanno sfondato è che si sono voluti bene”, dichiara Pope. “Questo è il fatto che mi ha ispirato e spinto a scrivere l’intero film. È una storia d’amore tra due uomini”.
La produttrice Faye Ward concorda con Pope, aggiungendo “Stanlio & Ollio è sostanzialmente la storia di due amici per la pelle e di cosa significa una simile amicizia quando la vita volge al termine e non ti rendi conto che la fine sta arrivando. Ma parla anche di due grandi forze creative e di come si fa a produrre una magia”.
I realizzatori decidono di intitolare il film Stanlio & Ollio, e non Laurel & Hardy, dal momento che il loro intento è esplorare gli uomini che stanno dietro alle leggende e la sceneggiatura di Pope rivela verità fondamentali che vanno oltre i rispettivi personaggi cinematografici. Se da un lato Hardy spesso assume il controllo sullo schermo, Laurel è la mente creativa che sorveglia ogni aspetto della produzione: una volta ultimate le riprese, Hardy spesso se ne va a giocare a golf. Il film suggerisce anche che, se nei film la coppia è inseparabile, fuori dallo schermo i due interagiscono in modo affabile, ma sono solo colleghi di lavoro. Per usare le parole di Pope ‘Non erano mai stati molto amici fino a quando non decisero di intraprendere quell’ardua tournée e non vissero gomito a gomito una settimana sì e una no. La premessa del film è quella di raccontare come sono arrivati ad essere uniti nella vita reale quanto lo erano nella vita di finzione”.
La sceneggiatura di Pope è costellata di particolari significativi e toccanti sul rapporto centrale —Laurel continuò a scrivere sketch per il duo sette anni dopo il suo ritiro dalle scene — e tuttavia Coogan è sempre stato consapevole del fatto che Stanlio & Ollio avessero bisogno di altri colori.“Sapevo che il film sarebbe stato struggente e triste e carico di emozioni e la mia paura era: sarà abbastanza divertente?”, confessa. “Bisogna conquistarsi il diritto di suscitare emozioni intense in persone incantevoli. Puoi estasiare un pubblico con la commedia.”
Malgrado gran parte della comicità derivi dalle meticolose ricostruzioni degli spettacoli teatrali di Laurel e Hardy, la sceneggiatura di Pope imbastisce anche alcuni dei loro numeri più famosi nel tessuto delle loro vite. Quindi i loro tentativi di issare il baule sulle scale di una stazione ferroviaria rispecchia da vicino la memorabile sequenza del piano sulle scale nel cortometraggio vincitore del premio Oscar La scala musicale. “Via via che la sceneggiatura evolveva, mi sono reso conto che c’erano alcuni punti in cui potevo rendere omaggio al loro glorioso passato”, ricorda Pope. Ma per Coogan, l’inserimento delle loro gag nelle situazioni quotidiane dice anche qualcosa della natura dei due attori.
“Come spesso accade con i comici, non c’è una distinzione netta tra il personaggio comico che un attore interpreta e quello che egli è nella realtà, in particolare quando è molto coinvolto nel processo creativo”, osserva. “I due piani si sovrappongono e cerchiamo di permettere agli spettatori di notarlo. Soprattutto per i veri appassionati di Laurel e Hardy pensiamo sia importante non generalizzare e anzi entrare nello specifico, rispettando quello che sono stati per onorare la loro memoria. E per il pubblico più generico, la ricreazione di alcuni dei loro momenti iconici risulta godibile perché l’abbiamo fatta in modo che sia divertente e faccia ridere ancora oggi”.
Diretto da Jon S. Baird con John C. Reilly e Steve Coogan.
Titolo originale Stan & Ollie. Durata 97 min. USA, Gran Bretagna 2018.
⇰ venerdì 10 maggio ore 21:15
⇰ sabato 11 maggio ore 21:15
⇰ domenica 12 maggio ore 21:15
⇰ lunedì 13 maggio ore 21:15
Stan Laurel e Oliver Hardy, alias Stanlio e Ollio, i due comici più amati al mondo, partono per una tournée teatrale nell’Inghilterra del 1953. Finita l’epoca d’oro che li ha visti re della comicità, vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è tristemente esiguo, ma i due sanno ancora divertirsi insieme, l’incanto della loro arte continua a risplendere nelle risate degli spettatori, e così rinasce il legame con schiere di fan adoranti. Il tour si rivela un successo, ma Laurel e Hardy non riescono a staccarsi dall’ombra dei loro personaggi, e fantasmi da tempo sepolti, uniti alla delicata salute di Oliver, minacciano il loro sodalizio. I due, vicini al loro canto del cigno, riscopriranno l’importanza della loro amicizia.
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