Martin Eden (in concorso al 76° Mostra Cinematografica di Venezia), il film diretto da Pietro Marcello, è una nuova versione cinematografica dell’omonimo romanzo di Jack London, pubblicato nel 1909. Protagonista è il giovane marinaio di umili origini Martin Eden (Luca Marinelli).
Martin Eden racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato con la cultura incontrata non in famiglia, o a scuola, ma lungo la strada; è il romanzo degli autodidatti e di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione, restandone in parte deluso.
Oltre una prima lettura, però, Martin Eden non racconta solo la storia di un giovane proletario che, per amore di una ragazza altolocata, ambisce a diventare scrittore: è anche il ritratto di un artista di successo –un autoritratto a tinte fosche dello stesso Jack London – che smarrisce fatalmente il senso della propria arte.
Ispirandoci liberamente al romanzo di London, abbiamo letto Martin Eden come un affresco capace di anticipare le perversioni e i tormenti del Novecento, e i suoi temi cruciali: il rapporto tra individuo e società, il ruolo della cultura di massa, la lotta di classe. Nel film la parabola dell’eroe negativo creato da London si apre con un filmato di repertorio dell’anarchico Errico Malatesta per poi trovare simmetrie nelle vite e nelle opere di alcuni scrittori dannati del XX secolo, da Vladímir Majakóvskij a Stig Dagerman a Nora May French. Abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una “crasi”, una trasposizione trasognata del Novecento, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere qualsiasi città, ovunque nel mondo. Pietro Marcello
Titolo originale Martin Eden. Durata 129 min. Italia, Francia 2019
⇰ venerdì 6 settembre ore 21:15
⇰ sabato 7 settembre ore 21:15
⇰ domenica 8 settembre ore 18:30 e 21:15
⇰ lunedì 9 settembre ore 18:30 e 21:15
Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un’ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese…
Dopo un ottimo successo, diamo le ultime repliche di Re Leone.
Jon Favreau dirige la nuova avventura Disney IL RE LEONE, un viaggio nella savana africana dove è nato un futuro re. Simba prova una grande ammirazione per suo padre, Re Mufasa, e prende sul serio il proprio destino reale. Ma non tutti nel regno celebrano l’arrivo del nuovo cucciolo. Scar, il fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha dei piani molto diversi e la drammatica battaglia per la Rupe dei Re, segnata dal tradimento e da tragiche conseguenze, si conclude con l’esilio di Simba. Con l’aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà imparare a crescere e capire come riprendersi ciò che gli spetta di diritto.
“È una storia davvero molto amata da tutti”, afferma Favreau. “Disney ha avuto un successo incredibile con la versione animata originale e poi con il musical di Broadway. Sapevo di dover essere molto prudente con questo progetto. Avevo una responsabilità enorme e temevo di fare un disastro. Volevo dimostrare a tutti che avremmo potuto rispettare il materiale di partenza, riuscendo allo stesso tempo a dargli vita utilizzando tecniche e tecnologie capaci di lasciare tutti a bocca aperta”.
Considerato all’unanimità un capolavoro dell’animazione e adorato da fan in tutto il mondo, il Classico Disney del 1994 Il Re Leone vinse premi Oscar® per la Miglior canzone originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è nell’aria stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna sonora originale (Hans Zimmer). Nel 1997 lo spettacolo teatrale ispirato al film esordì a Broadway, vincendo sei Tony Awards®: 22 anni dopo, rimane uno dei più grandi successi nella storia di Broadway. Recentemente, è arrivato a ben 9000 rappresentazioni.
“A mio parere, il film originale è il più grande film d’animazione mai realizzato”, afferma lo sceneggiatore Jeff Nathanson. “Fin dal primo giorno io e Jon abbiamo parlato del nostro amore per il film originale e di quanto fosse importante conservare lo spirito della versione animata”.
Favreau aggiunge: “Siamo alle prese con spettatori molto coinvolti che spesso sono cresciuti con queste storie e hanno un legame emotivo con esse, che talvolta coinvolge intere generazioni delle loro famiglie. Quindi soltanto non ricordano Il Re Leone ma anche l’impatto che quel film ebbe su di loro quando lo videro a sette anni o quando portarono i loro figli a vederlo. Gli spettatori hanno un intero calderone di memorie ed emozioni legate a questo film e si sentono molto protettivi nei confronti di esso perché quei ricordi appartengono a loro”
Favreau ha diretto il film Disney del 2016 Il Libro della Giungla utilizzando la tecnologia per raccontare la storia in modo contemporaneo e immersivo. Il film ha stupito il pubblico vincendo un premio Oscar® per i Migliori effetti visivi (Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones, Dan Lemmon) e l’esperienza ha fatto scoprire al regista l’esistenza di un nuovo mondo di possibilità. Ma è stato un viaggio in Africa a spingerlo verso Il Re Leone. “Sei mesi prima del mio colloquio iniziale con Disney riguardo a questo film, ho fatto un safari in Africa”, afferma Favreau. “Ricordo che quando un facocero è passato correndo accanto al nostro veicolo una delle persone del nostro gruppo ha iniziato a cantare ‘Hakuna Matata’. E poi quando abbiamo visto un gruppo di leoni su una roccia tutti hanno detto ‘Sembra Il Re Leone’. Questa storia è diventata un punto di riferimento che tutti conoscono e accettano. Compare nel mondo della musica, nelle serie televisive, in spettacoli comici e sketch vari. Viene continuamente citata. È diventata una parte davvero profonda della nostra cultura, quindi ero convinto che ci fosse la straordinaria opportunità di espandere questa storia e raccontarla ancora una volta in una modalità differente”.
Titolo originale The Lion King. Durata 118 min. USA 2019
⇰ venerdì 6 settembre ore 18:30
⇰ sabato 7 settembre ore 18:30
⇰ domenica 8 settembre ore 16:30
Simba (voce italiana di Marco Mengoni) prova una grande ammirazione per suo padre, Re Mufasa (voce italiana di Luca Ward), e prende sul serio il proprio destino reale.
Ma non tutti nel regno celebrano l’arrivo del nuovo cucciolo.
Scar (voce italiana di Massimo Popolizio), il fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha dei piani molto diversi e la drammatica battaglia per la Rupe dei Re, segnata dal tradimento e da tragiche conseguenze, si conclude con l’esilio di Simba. Con l’aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà imparare a crescere e capire come riprendersi ciò che gli spetta di diritto.
Con questa nuova versione de Il Re Leone, i personaggi del classico d’animazione classici ritornano sul grande schermo come non li abbiamo mai visti. Tra loro ritroveremo:
Nala (voce italiana di Elisa) amica di Simba quando sono entrambi cuccioli, destinata a diventare una potente leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco.
Timon (voce italiana di Edoardo Leo), uno spiritoso suricato che soccorre Simba dopo che quest’ultimo fugge dalla Rupe dei Re in cerca di una vita diversa.
Sarabi, la moglie forte e sofisticata di Mufasa, nonché affettuosa e severa madre di Simba e rispettata regina della Rupe dei Re. Zazu, bucero dal becco rosso, braccio, anzi ala destra di Re Mufasa. Rappresenta gli occhi e le orecchie del regno e si occupa di comunicare tutte le notizie della giornata, sia quelle buone sia quelle meno buone.
Rafiki, un saggio primate sciamano, consigliere reale di Mufasa. È presente alla nascita di Simba e anche nel momento in cui il futuro re si trova a un bivio.
Le Iene, del cui branco fanno parte Shenzi, Azizi e Kamari: alleati, soldati e malvagi scagnozzi di Scar.
Con la nuova stagione torna la nostra preferita rassegna: il Cinema Ritrovato.
Da ovest a est: Wyatt e Bill (Peter Fonda e Dennis Hopper, entrambi anche sceneggiatori del film), dopo aver trasportato un quantitativo ingente di droga dal Messico, attraversano gli States sui loro chopper nuovi fiammanti diretti al carnevale di New Orleans. Quintessenza del road movie e sintesi della cultura hippy, un viaggio nella decadenza dell’American Dream, nei nuovi sogni ribelli, tra donne, sesso, motociclette, stupefacenti e ottima musica rock. Poi c’è anche una sottile trama con una morale, che trova la sua perfetta sintesi alla fine del film. E lascia un terribile amaro in bocca. Indie fino al midollo, costò due lire e incassò milioni diventando il film-bandiera di un’intera generazione.
Restaurato in 4K da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna presso i laboratori L’Immagine Ritrovata, Chace Audio e Deluxe Audio e Roundabout Entertainment.
Titolo originale Easy Rider. Durata 95 min. USA 1969
⇰ giovedì 12 settembre ore 21:15
⇰ sabato 14 settembre ore 23:15
Due giovani ribelli decidono di intraprendere un viaggio in motocicletta attraverso gli Stati Uniti. La loro ricerca della libertà è destinata a scontrarsi con i pregiudizi e con l’intolleranza della società americana.