il 19-20/11 La Donna che Visse Due Volte, dal 21/11 al 24/11 L’Ufficiale e La Spia, il 25/11 Le Invisibili

Presentiamo la versione restaurata (in lingua originale con sottotitoli italiani) in 4K del capolavoro di Alfred Hitchcock, LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE, che nel 2018 ha compiuto 60 anni, era il preferito del suo autore, che non si capacitò mai del suo modesto risultato al botteghino. Era un film troppo moderno, onirico, cupo e ossessivo per il pubblico del 1958, ma la storia del Cinema ha finito per dare ragione al maestro. La fama del film è cresciuta vertiginosamente negli anni, tanto che nel 2012, inaspettatamente, ha scalzato, dopo decenni di dominio incontrastato, Quarto Potere di Orson Welles dal podio di miglior pellicola di sempre nella classifica della prestigiosissima rivista Sight & Sound.

Interpretato da James Stewart e Kim Novak, all’apice espressivo delle loro carriere, Vertigo gode anche di una eccezionale partitura musicale del maestro Bernard Herrmann, uno dei geni incontrastati del suono hollywoodiano (Psycho, Taxi Driver, Quarto Potere, Fahrenheit 451, La Sposa in nero) e dei titoli di testa grafici di Saul Bass, praticamente l’inventore della motion graphic.

Come pochi altri film, Vertigo merita e pretende il grande schermo; girato in vistavision con un magnifico technicolor, è il film che ha insegnato a intere generazioni di registi come usare il colore in funzione simbolica e spettacolare. Quando il protagonista Scottie, dopo aver costretto Judy a vestirsi e truccarsi come la defunta, amatissima, Madeleine, la vede avanzare, incorniciata da un’onirica, espressionista luce verde che la rende letteralmente un fantasma, lo schermo esplode di luce. Un’esperienza imperdibile per qualunque appassionato, da godersi in sala come un rituale dal sapore antico.

Innumerevoli le invenzioni di regia, destinate a fare scuola: una su tutte, per dare al pubblico la sensazione di vertigine che prova James Stewart, Hitchcock girò delle inquadrature in soggettiva che combinavano uno zoom in avanti con una carrellata all’indietro.

Vertigo è un film unico nella filmografia di Hitchcock, è un film unico anche rispetto al cinema hollywoodiano. Anzi, è un film unico e basta. Punto. Martin Scorsese

Rivedo Vertigo come minimo ogni due mesi. François Truffaut

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Titolo originale Vertigo. Durata 128 min. USA 1958

⇰ martedì 19 novembre 21:15
⇰ mercoledì 20 novembre ore 19:00 e 21:15

John “Scottie” Ferguson, un poliziotto che soffre di vertigini, viene incaricato da un suo ex compagno di scuola di sorvegliare la moglie Madeleine a causa delle sue tendenze suicide. Scottie si innamora di lei ma non riesce a impedire che lei si getti da un campanile. Caduto in depressione, un giorno incontra Judy, una donna troppo simile a quella scomparsa..


Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi.
Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana. Il caso sembra archiviato.
Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato.
E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente?
E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio? Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori. L’ufficiale e la spia, adesso uniti e pronti ad ogni sacrificio pur di difendere il proprio onore.
L’affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento. Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un’intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l’opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l’innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.
Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato proprio J’Accuse.

Diretto da Roman Polanski che ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris, autore del romanzo da cui il film è tratto, L’ufficiale e la spia (The Dreyfus Affair), in Italia edito Mondadori. Interpretato da Jean Dujardin e Louis Garrel.
Da un romanzo di Harris il regista premio Oscar per Il pianista aveva già tratto nel 2010 il suo L’uomo nell’ombra.
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Titolo originale J’accuse. Durata 126 min. USA 2019

⇰ giovedì 21 novembre 21:15 in lingua inglese con sottotitoli italiani
⇰ venerdì 22 novembre ore 21:15
⇰ sabato 23 novembre 19:00 e 21:15
⇰ domenica 24 novembre ore 16:30, 19:00 e 21:15

Il 5 gennaio 1895, il Capitano Alfred Dreyfus, promettente ufficiale, viene degradato e condannato all’ergastolo all’Isola del Diavolo con l’accusa di spionaggio per conto della Germania. Fra i testimoni di questa umiliazione c’è Georges Picquart, che viene promosso a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ma quando Picquart scopre che tipo di segreti stavano per essere consegnati ai tedeschi, viene trascinato in una pericolosa spirale di inganni e corruzione che metteranno a rischio non solo il suo onore ma la sua vita.


Ogni anno, a partire dal 2000, in tutto il mondo governi, associazioni e organizzazioni non governative pianificano manifestazioni per ricordare le donne che hanno subito e subiscono violenza. Anche l’Amministrazione Comunale di Cattolica sensibile a questo argomento, ha fortemente voluto e organizzato iniziative per dire NO alla violenza di genere. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e in collaborazione con il Centro antiviolenza chiama chiAma distretto di Riccione – sede di Cattolica 335 7661501 h.24

Campione d’incassi in Francia con oltre 10 milioni di euro al box office, LE INVISIBILI è un’imperdibile commedia degna del miglior Ken Loach, capace di unire impegno e divertimento per affrontare un tema quanto mai attuale. Protagoniste del film sono quattro assistenti sociali dell’Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituare a vivere in strada. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, riusciranno infine a dimostrare che la solidarietà al femminile può fare miracoli.

Diretto da Louis-Julien Petit, il film si ispira al lavoro sul campo di Claire Lajeunie, che ha dedicato un libro e un documentario alle donne senza dimora di Parigi, ma offre anche un ritratto straordinario delle assistenti sociali e delle volontarie impegnate ad aiutarle, spesso “invisibili” loro stesse agli occhi della società. Il cast sensazionale include nomi celebri, come Audrey Lamy e Corinne Masiero, e moltissime attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada.

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Titolo originale Les Invisibles. Durata 102 min. Francia 2018

⇰ lunedì 25 novembre 21:15

Quando il comune chiude Envol, il centro di accoglienza femminile per cui lavorano, le assistenti sociali Monique, Chantal, Audrey ed Hélène cercano di aiutare il gruppo di senza tetto a trovare un lavoro. Per farlo, decidono di mantenere aperta la struttura illegalmente. Fra profonde crisi personali, enormi difficoltà di inserimento, tradimenti e amori, le donne cercano in ogni modo di inserirsi nel mondo del lavoro.

 

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