dal 5/12 al 9/12 Parasite, il 11/12 Psicomagia

Per gente di diversa estrazione sociale vivere assieme nello stesso spazio non è semplice.

Succede sempre più spesso in questo triste mondo che le relazioni umane basate sulla coesistenza o sulla simbiosi non reggano, e che un gruppo sia costretto ad instaurare una relazione parassitica con un altro.

In un mondo del genere, chi può puntare il dito contro una famiglia in difficoltà, intrappolata in una lotta per la sopravvivenza, e definirli tutti parassiti?

Non erano parassiti all’inizio. Sono i nostri vicini di casa, amici e colleghi, spinti fino all’orlo del precipizio.

Ritratto di persone comuni che precipitano in un inevitabile tumulto, questo film è: una commedia senza clown,
una tragedia senza cattivi,
che ci conduce ad un intreccio violento, ad un tuffo a capofitto giù dalle scale. Siete tutti invitati in questa tragicommedia inarrestabilmente feroce. BONG Joon Ho

Dopo due film realizzati in inglese e con capitali statunitensi come Snowpiercer e Okja, Bong Joon-ho è tornato a realizzare un film al 100% coreano con questo PARASITE, clamoroso cocktail di generi che va dalla commedia nera al dramma sociale, passando per il thriller capace di assumere venature quasi horror ma anche per un sentimentalismo commovente.

Nelle parole dello stesso regista, questo film è “il racconto di persone comuni alle prese con una inestricabile confusione; una commedia senza clown, una tragedia senza cattivi, dove tutto porta verso un groviglio di violenza e a un tuffo a capofitto giù dalle scale.” Prima della proiezione ufficiale al Festival di Cannes del 2019, dove il film è stato presentato in prima mondiale, Bong aveva scritto ai giornalisti e critici una lettera aperta nella quale, come Tarantino per il suo C’era una volta a… Hollywood, pregava di non rivelare in articoli e recensioni le tante sorprese e i molti ribaltamenti presenti nella trama, ma soprattutto il grande twist a sorpresa del finale. A Cannes, dove in passato aveva già presentato film come The Host, l’antologico Tokyo!, Mother e l’Okja targato Netflix, ha vinto la Palma d’oro. Parasite è stato il primo film sudcoreano a vincere il festival, e il primo a ricevere la Palma d’oro all’unanimità dai tempi di La vita di Adele di Abdellatif Kechiche.

Forte del riconoscimento ottenuto in Francia, Parasite è uscito all’inizio di giugno nelle sale coreane ottenendo risultati straordinari: nel suo primo weekend di programmazione, ha incassato più di venti milioni di dollari, ovvero 70% degli incassi complessivi, stracciando la concorrenza di blockbuster hollwyoodiani come Aladdin e Godzilla: King of the Monsters. Nel corso delle settimane e dei mesi è arrivato a un totale di oltre 88 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, dei quali ben 70 ottenuti in patria.

Il regista e Song Kang-ho, uno degli attori protagonisti del film, arrivano con Parasite alla loro quinta collaborazione. La terza, invece, col direttore della fotografia Hong Kyung-pyo, lo stesso del Burning di Lee Chang-dong.

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Titolo originale Gisaengchung. Durata 131 min. Corea del Sud 2019

⇰ giovedì 5 dicembre ore 21:15 (in lingua originale con sottotitoli italiani)
⇰ venerdì 6 dicembre ore 21:15
⇰ sabato 7 dicembre 19:00 e 21:15
⇰ domenica 8 dicembre ore 16:30, 19:00 e 21:15
⇰ lunedì 9 dicembre ore 21:15

I quattro membri della famiglia di Ki-taek sono molto uniti, ma anche molto disoccupati, e hanno davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da un amico, studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben pagato come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle aspettative di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio dai Park. Arrivato a casa del signor Park, proprietario di una multinazionale informatica, Ki-woo incontra la bella figlia Yeon-kyo. Ma dopo il primo incontro fra le due famiglie, una serie inarrestabile di disavventure e incidenti giace in agguato.


Dopo tante richieste replichiamo il documentario di Alejandro Jodorowsky: PSICOMAGIA – un’arte che guarisce.

Psicomagia è il film più completo sul lavoro terapeutico di Alejandro Jodorowsky. Attraverso testimonianze reali ci spiega cos’è la psicomagia, quali sono i suoi principi e come viene praticata. Ci mostra alcune persone durante il loro processo di guarigione, dalla realizzazione del loro “atto psicomagico” fino alla dimostrazione dei relativi effetti.

Per Jodorowsky, molti dei nostri problemi derivano dalle barriere create dalla nostra società, dalla nostra famiglia e dalla nostra cultura, tutti fattori che ci impediscono di trovare il nostro vero io. La psicomagia aiuta le persone a liberarsi da queste catene.

Gli atti psicomagici hanno un forte impatto sull’inconscio. Perciò, sono spesso impressionanti e altamente cinematografici. Il film va oltre la finzione, filmando la realtà, ma una realtà accresciuta, magica e curativa.

locandinaTitolo originale Psychomagie, un art pour guérirDurata 100 min. Francia 2019

⇰ mercoledì 11 dicembre 21:15 (in versione originale con sottotitoli italiani)

Attraverso testimonianze reali, il film introduce la cosiddetta “psicomagia”, cercando di spiegare quali siano i suoi principi e come venga praticata. L’opera mostra inoltre alcune persone durante il loro processo di guarigione, a partire dalla realizzazione del loro “atto psicomagico” fino alla dimostrazione dei relativi effetti.

Secondo queste teorie, molti dei nostri problemi derivano dalle barriere create dalla nostra società, dalla nostra famiglia e dalla nostra cultura: sarebbero fattori che ci impediscono di trovare il nostro vero “io”. La psicomagia aiuta le persone a liberarsi da queste catene. Gli atti psicomagici hanno un forte impatto sull’inconscio e, per questo, sono spesso impressionanti da osservare e altamente spettacolari. Il film cerca di andare oltre la finzione, filmando una realtà che risulta inevitabilmente accresciuta, magica e forse curativa.


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