THE FAREWELL – UNA BUGIA BUONA, il sottotitolo italiano dice molto di questa commedia toccante che ha conquistato il Sundance Film Festival e poi il pubblico americano, dove è uscita in sala distribuita da A24, la società più trendy del cinema indie USA, che l’ha pagata 7 milioni di dollari, battendo la concorrenza di Netflix, Amazon e Fox Searchlight. Da quelle parti la critica ha amato il film all’unanimità, ottenendo poi al botteghino, poche sale per volta, con un’ottima media per schermo, l’ottimo risultato di 17,6 milioni di dollari, a fronte di un budget di 3.
Il film è una storia molto personale per la giovane Lulu Wang, che l’ha scritto e diretto. Racconta di una giovane newyorkese che scopre come la sua amata nonna cinese sia in fin di vita per un tumore, ma secondo la tradizione locale questa cruciale informazione non viene data alla malata, cercando di farle godere al massimo gli ultimi mesi rimasti. Particolarmente apprezzate le interpretazioni delle due protagoniste, la nipote Awkwafina e la nonna Zhao Shuzhen, entrambe nominate, così come il film, ai Gotham Independent Film Awards.
C’è molto di autobiografico nelle vicende raccontate, con Lulu Wang che per la prima volta ne parlò in occasione di un programma radiofonico, What You Don’t Know, episodio di una serie intitolata This American Life.
Il film è stato girato in 24 giorni nella città cinese di Changchun, nel mese di giugno 2018, con alcuni esterni nello stato di New York.
Fra i produttori di The Farewell anche Chris Weitz (About a boy, New Moon), che ha seguito il progetto per un’iniziativa del Sundance Institute di supporto ai giovani registi.
Titolo originale The Farewell. Durata 98 min. USA, Cina 2019
⇰ sabato 4 gennaio ore 17:40, 19:30 e 21:15
⇰ domenica 5 gennaio ore 17:40, 19:30 e 21:15
⇰ lunedì 6 gennaio ore 17:40, 19:30 e 21:15
Billi (Awkwafina), nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, scopre che all’amata matriarca, Nai-Nai (nonna), restano solo poche settimane di vita: in famiglia tutti lo sanno, ma hanno deciso di tenere nascosta la verità alla diretta interessata per farle vivere serenamente i suoi ultimi giorni. Così, con l’espediente di un matrimonio da celebrare in fretta e furia, tutta la famiglia – chi dall’America, chi dal Giappone – si riunisce a casa di Nai-Nai, a Changchun.
Avventurandosi in un campo minato di aspettative e convenevoli famigliari, Billi scopre che ci sono molte cose da festeggiare davvero: la possibilità di riscoprire il Paese che ha lasciato da bambina, il meraviglioso spirito di sua nonna e il legame che continua a unirle.
Con The Farewell, premio del pubblico al Sundance London, la sceneggiatrice e regista Lulu Wang celebra il ruolo che ognuno di noi ha nella famiglia e, insieme, il modo in cui la viviamo nel profondo, intrecciando l’ironia delle bugie in azione con il racconto toccante di ciò che in famigliaci tiene uniti e ci rende più forti, spesso a dispetto di noi stessi.
Dopo il grande successo allo Snaporaz decidiamo di replicare Pinocchio.
PINOCCHIO di Matteo Garrone è l’adattamento del romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista toscano Carlo Lorenzini. Sceneggiato dallo stesso Garrone, il nuovo film di Pinocchio segue di un anno e mezzo circa Dogman ma che albergava da anni nella mente del regista, che a tal proposito ha dichiarato: “Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure”.
Questa nuova versione cinematografica di Pinocchio è molto fedele alla favola di Collodi, dalla quale prende in prestito anche personaggi “minori” (fra cui Lumaca, Civetta e Corvo), e trae ispirazione anche dallo sceneggiato di Comencini. Per il ruolo del giovane protagonista di legno, il regista ha scelto Federico Ielapi, che, nonostante la giovanissima età, ha già recitato in Quo vado?, Moschettieri del Re e Brave Ragazze. A trasformarlo nel burattino non sono stati prodigiosi effetti speciali ma un eccezionale make up artist: Mark Coulier, che in passato ha messo il suo talento a disposizione dei film di Harry Potter, di The Iron Lady e di Grand Budapest Hotel. Della fotografia si è invece occupato Nicolaj Brüel, già collaboratore di Matteo Garrone per Dogman, mentre alle scenografie ha pensato Dimitri Capuani, al quale non dobbiamo soltanto Dogman ma anche Il Racconto dei Racconti.
Pinocchio pullula di attori strepitosi. Accanto a Benigni e a Ielapi ci sono: Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (Il Gatto), Massimo Ceccherini (La Volpe), Marine Vacth (Fata turchina da grande), Alida Baldari Calabria (Fata turchina da piccola), Alessio Di Domenicantonio (Lucignolo), Maria Pia Timo (Lumaca), Davide Marotta (Grillo Parlante), Mastro Ciliegia (Paolo Preziosi), Gianfranco Gallo (Civetta), Massimiliano Gallo (Corvo), Marcello Fonte (Pappagallo), Teco Celio (Gorilla), Enzo Vetrano (Faina), Nino Scardina (Omino di Burro).
Titolo originale Pinocchio. Durata 124 min. Italia, Francia 2019
⇰ sabato 4 gennaio ore 15:30
⇰ domenica 5 gennaio ore 15:30
⇰ lunedì 6 gennaio ore 15:30
Pinocchio torna al cinema in un nuovo adattamento firmato da Matteo Garrone, con il Premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto e il piccolo Federico Ielapi in quelli del burattino più famoso della storia: un’avventura per tutta la famiglia che riporta sul grande schermo il capolavoro di Collodi e i suoi indimenticabili personaggi, dal Gatto e la Volpe al Grillo parlante, da Mangiafuoco alla Fata dai capelli turchini.