È STATA LA MANO DI DIO il film di Paolo Sorrentino e OSANNAPLES con la presenza della regista Deborah Farina

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La Grande Bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

È STATA LA MANO DI DIO In programma al Salone Snaporaz:
giovedì 9: ore 18:30 e 21:15
venerdì 10: ore 18:30 e 21:15
sabato 11: ore 16:00, 18:30 e 21:15
domenica 12: ore 21:15
lunedì 13: ore 18:30 e 21:15
OSANNAPLES 
Martedì 14 dicembre ore 21:15
sarà nostra ospite M. DEBORAH FARINA, regista del film 


La regista sarà presente prima e dopo la proiezione per dialogare con il pubblico 
In una Napoli rivolta all’avanguardia, sempre più distaccata dalla tradizione melodica e alla ricerca di nuovi mondi sonori, nasce il gruppo degli Osanna: cinque ragazzi cresciuti tra il Vomero e l’Accademia di Belle Arti, come gran parte della controcultura partenopea a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Le nuove generazioni, possono ascoltare le novità attraverso i dischi dei marines, ancora alla base Nato di Bagnoli, o vederli suonare nei piccoli club, di cui la città si sta riempendo; gli stessi dove si iniziano ad esibire le cover-band.

Gli Osanna sono tra i primi a voler realizzare dei brani originali: tra hard-rock e psichedelia, creano un autoctono progressive-rock e gettano le basi del Naples Power, del quale saranno anche talent scouts. 
Attraverso l’alternanza di passato e presente, Lino Vairetti, cantante della band e suo rifondatore, in un viaggio fisico e introspettivo, ripercorre le tracce di un’epoca: dall’approdo alla sua antica casa-ritrovo, all’immersione onirica in un inconscio abitato dai suoi personaggi, fino al ritorno alla sua attuale abitazione, dove la storia degli Osanna, dal 1971 ad oggi, continua

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